Un elegante maître all’ingresso che squaderna sornione il suo miglior sorriso, un borioso sommelier sempre attento a pontificare, uno chef di sacralità circonfuso rinserrato nelle cucine, commis e galoppini in genere che si affaccendano nell’apprêter; e poi, tovaglie in damasco, bicchieri in cristallo di Boemia, posate Christofle…

Non troverete nulla di tutto ciò nel nostro Agriturismo. La cucina è per noi votata alla riscoperta ed alla valorizzazione dei sapori tradizionali e dei profumi della montagna: ove possibile, impieghiamo prodotti locali e/o delle nostre coltivazioni biologiche; riproponiamo l’enogastronomia innanzitutto nella sua veste conviviale, nella sua dimensione sociale di allegria e spensieratezza.

Il pasto è innanzitutto un’occasione per ritrovarsi a tavola insieme.